Abbiamo incontrato Andrea Ambrosi per una breve intervista, dopo i doverosi festeggiamenti per la conquista del 19° scudetto di Campione d’Italia con l’Hockey Club Bolzano.

Ciao Andrea, innanzitutto complimenti per la grande vittoria a cui hai attivamente partecipato,vuoi raccontarci la tua esperienza ?

“Devo dire che dopo le due stagioni nelle file del Pontebba già pensare di poter entrare a far parte del Bolzano era per me sognare in grande e questo sogno si è incredibilmente avverato.
Ero naturalmente consapevole di dover aspettare pazientemente il mio turno per farmi apprezzare, ero in terza linea e volevo far bene;
Fin dall’inizio della stagione la squadra è stata afflitta da tantissimi infortuni e questo mi ha dato la grande occasione di poter giocare sempre, quando si dice che ci vuole anche un pizzico di fortuna.
Con il rientro dall’Austria di Borgatello ho giocato sempre in linea con lui ed ho acquisito moltissimo dalla sua esperienza.
Ho apprezzato molto il nostro coach Insam che è riuscito nella magica impresa di tenere insieme il tutto nonostante i continui imprevisti e ci ha portati a conquistare il titolo di Campioni d’Italia senza perdere una sola partita dei
play-off.
Per le difficoltà subite e per i risultati sul campo è stato sicuramente uno dei migliori campionati del Bolzano.”

Torniamo all’inizio di  questa bella storia, quando hai cominciato a giocare a hockey ?

“Ho cominciato a pattinare a 4 anni con l’Oltrefersina di Boneccher e Parisi nei primi anni, poi sono entrato a far parte dell’ Hockey Pergine per tutto il percorso delle giovanili e devo dire che già da allora ero molto determinato e mi allenavo costantemente, diciamo che ho trovato sul ghiaccio il mio ambiente naturale.
Anche per questo voglio dire a tutti i giovani sportivi, e non solo agli hockeisti, di credere nelle proprie possibilità e di insistere per migliorarsi e se anche non  tutti arriveranno  ai vertici l’ importante è sempre fare sport impegnandosi e divertendosi.”

In occasione di alcune amichevoli ti abbiamo visto a Pergine indossare la maglia azzurra della Nazionale e già eri acclamato  dai tifosi  e dai nostri piccoli atleti come un idolo, che effetto ti fa ?

“Sicuramente  un grande effetto e una grande soddisfazione, in particolare quando l’entusiasmo viene dai più piccoli perché  rivedo in loro come ero tanti anni fa.
Ricordo il sostegno che ho sempre ricevuto dalla società Hockey Pergine, dai dirigenti, dai tifosi e da tutti gli amici che ho incontrato sul ghiaccio di Pergine, vorrei ringraziarli tutti”

Per concludere, possiamo invitarti alla  festa di fine stagione che stiamo organizzando ?

“Ci sarò sicuramente, sono felicissimo di tornare a casa, allo Stadio del Ghiaccio di Pergine.”

[ins0]