Ad una ventina di giorni dalla vittoriosa trasferta del Palaonda, quando il Pergine Sapiens chiuse la stagione sconfiggendo per otto a cinque lEv Bozen, regalando soddisfazione ai numerosi tifosi che avevano invaso limpianto altoatesino, abbiamo incontrato coach Marco Liberatore, chiedendogli un commento sulla sua seconda stagione sulla panca biancorossa. Niente playoff questanno per le linci, un risultato a prima vista negativo, ma se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, ovvero se si pensa a tutte le traversie successe a metà ottobre, è già un successo giocare ancora.
Penso proprio di sì. Finita la passata stagione abbiamo cominciato a costruire una squadra per vincere, ingaggiando giocatori di categoria come Ciresa, Gorza o Piffer e nelle prime partite credo che abbiamo dimostrato la bontà del nostro lavoro. Poi ci è capitata tra capo e collo la tegola dellabbandono da parte del main sponsor, che rischiava di compromettere seriamente la partecipazione a tutti i campionati, compresi quelli giovanili, della società. Fortunatamente è intervenuta la Sapiens, che ci ha dato una grossa mano, permettendo al Pergine di continuare la propria attività, ma la stagione era ormai compromessa.
Alcuni giocatori importanti hanno dovuto andarsene per salvare i conti della società, lasciando il roster biancorosso al minimo.
Ci sono stati problemi di panchina corta durante la stagione?
Non credo che questo aspetto abbia pesato più di tanto sullandamento del campionato; purtroppo abbiamo interrotto la preparazione: infatti abbiamo recuperato punti quando le altre squadre caricavano in vista delle ultime due tornate.
In effetti dopo una striscia vincente a novembre, durante la quale avevate recuperato il distacco dalla zona playoff, infatti è arrivato un nuovo calo, che vi ha riportati in basso.
Ora cosa succederà allHockey Pergine?
Noi stiamo già lavorando per la prossima stagione, che ci vedrà protagonisti in A2, con lobiettivo di raggiungere la zona medio-alta della classifica. Ancora non so se rimarrò io sulla panchina delle linci, perché ho alcuni contatti con altre squadre anche di A1, ma sicuramente darò una mano a questa dirigenza, magari come scout: se lo meritano per tutto limpegno ed i salti mortali che hanno fatto per far crescere la società ed il movimento hockeistico. Qualcuno non capisce che tornare indietro adesso, sarebbe un fattore molto negativo, specialmente per la crescita delle giovanili; dobbiamo guardare avanti, coinvolgendo i nostri ragazzi: questanno Mattivi, Andrea Meneghini ed Ambrosi hanno parte integrante della prima squadra, ma ci sono altri giovani validi pronti per cominciare a giocare con i grandi, che magari hanno già sperimentato lA2.
Tornando allo sport giocato: chi vincerà la stagione? Vipiteno o Egna?
Io vado controcorrente e vi dico che vedo molto bene lAppiano, mentre metto un gradino sotto Egna e Gardena, a discapito del Vipiteno. Tuttavia, la formazione che mi ha stupito maggiormente durante la regolar season è il Caldaro: hanno preso un portiere molto bravo come Valle Da Rin e due stranieri molto forti, tra i migliori della lega.
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